Per un’assistenza giusta, sostenibile e rispettosa della dignità

Le Residenze Sanitarie Assistenziali sono presidi fondamentali del sistema di welfare italiano. Accolgono, curano e accompagnano ogni giorno migliaia di persone non autosufficienti, garantendo loro assistenza sanitaria, supporto relazionale e dignità.

Questo Manifesto nasce per affermare con chiarezza i diritti fondamentali delle RSA, non come realtà passive, ma come soggetti attivi del sistema sanitario e sociale. Diritti che devono essere riconosciuti, garantiti e applicati, se vogliamo costruire un modello di assistenza realmente equo, sostenibile e rispettoso della dignità di tutti. È tempo di dire con forza: senza diritti per le RSA, non ci sono diritti per chi vi abita e per chi vi lavora.

1. Diritto alla chiarezza normativa

Ogni RSA ha diritto a un quadro normativo certo, coerente e trasparente, che definisca senza ambiguità competenze, obblighi, responsabilità e criteri di finanziamento. La confusione legislativa genera disuguaglianze e ostacola la buona assistenza.

2. Diritto alla sostenibilità economica

Le RSA devono essere poste nelle condizioni di operare in equilibrio, senza dover scegliere tra sostenibilità e qualità.

3. Diritto alla valorizzazione della componente sociosanitaria

L’assistenza in RSA è un continuum tra sanitario, assistenziale, educativo e relazionale. Ogni componente ha dignità e valore: per questo, la parte sociosanitaria deve essere riconosciuta nella sua interezza come diritto, non come costo da comprimere.

4. Diritto alla trasparenza nei meccanismi di finanziamento

I criteri con cui si determinano le quote a carico del sistema sanitario e quelle a carico degli utenti devono essere basati su dati aggiornati, pubblici e verificabili. Ogni struttura ha diritto a conoscere cosa le spetta, in base a standard oggettivi.

5. Diritto all’appropriatezza assistenziale ed economica

L’appropriatezza non è solo un parametro clinico: è anche un equilibrio tra bisogni, risorse e organizzazione. Una RSA ha diritto a lavorare in un sistema che le permetta di garantire cura vera, senza dover sacrificare qualità o continuità.

6. Diritto alla rappresentanza nei processi decisionali

Nessuna decisione sulle RSA può essere presa senza le RSA. Le strutture devono avere voce nei tavoli regionali e nazionali che definiscono standard, tariffe, requisiti e modalità di erogazione. Il confronto con chi vive ogni giorno la complessità del settore è una garanzia di equità.

7. Diritto alla tutela giuridica e all’azione collettiva

Le RSA devono poter difendere i propri diritti anche nelle sedi giudiziarie, quando i livelli essenziali di assistenza vengono negati o disattesi. Hanno inoltre diritto a unirsi, fare rete e promuovere azioni collettive per affermare principi di giustizia e trasparenza.

Conclusione

Questo Manifesto è un invito a riconoscere le RSA non come soggetti da contenere, ma come alleati da sostenere. È un atto di responsabilità verso gli anziani, i loro familiari e tutti i professionisti dell’assistenza.

Perché curare bene significa anche essere messi nelle condizioni di farlo.
Perché una RSA che ha diritti è una RSA che può davvero garantire diritti.